Come ogni “cosa da fare” coi bambini occorre usare l’approccio ludico: giocare, cantare una canzoncina, far parlare lo spazzolino…
Quando i genitori pronunciano la fatidica frase: “Adesso bisogna lavare i denti” per la maggior parte delle volte è sera. Sera equivale a stanchezza da parte di tutti, quindi minor disponibilità e tolleranza, sera equivale anche al desiderio di mettere a letto i bambini perché è importante che dormano e per prendersi ove possibile momento per se stessi. Per i bambini la sera coincide anche con la chiusura della giornata, la notte, il distacco da ciò che lo coinvolge per abbandonarsi al sonno, cosa che per loro non semplice. Già questo fattore ha un peso notevole.
Spesso poi la frase “Vai a lavarti i denti!” viene pronunciata utilizzando l’imperativo, pertanto percepita come un’imposizione. Parlare al plurale “Adesso andiamo a lavarci i denti…” fa arrivare ai bambini la condivisione, gli fa vivere e respirare la dimensione del noi, gli fa sentire che se la mamma e il papà fanno questa cosa insieme a lui allora ciò che gli stanno chiedendo è una cosa importante e inserita in una relazione di cura. Può diventare un modo per stare insieme se lo impostiamo con criterio.
Lavarsi i denti è fondamentalmente noioso! E anche fastidioso. I bambini spesso subiscono le azioni invece di agirle: basta provare a farsi soffiare il naso o a farsi lavare i denti da qualcuno per rendersene conto. Il bambino piccolo non ha ancora sviluppato una motricità adeguata per lavarsi correttamente le arcate dentali in modo efficace, quindi vive questo momento con frustrazione, finisce per giocare con lo spazzolino o lo mordicchia: è importante tenere presente che questa operazione richiede quindi dolcezza e pazienza da parte dell’adulto.
Come ogni “cosa da fare” coi bambini occorre usare l’approccio ludico: giocare, cantare una canzoncina, far parlare lo spazzolino, fargli raccontare che entra nella bocca col suo amico dentifricio e sconfigge tutti i batteri. E finalmente sputare!! Il momento più amato e più divertente per i bambini!
E’ importante andare insieme a comprare uno spazzolino con le setole adeguate e un dentifricio, prendersene cura, trovargli un posto speciale accanto a quello di mamma e papà, farli parlare insieme come si fa con le marionette.
Se a questo punto state pensando che non avete né tempo né energia per fare tutto ciò pensate a quanto tempo ed energia si dissipa per litigare e fare una lotta ogni sera! Il cambio di prospettiva è la creatività ripagano perché l’energia si incanala verso un risultato.
Se poi è vero che tutto ciò che sappiamo sulla mitologia greca lo dobbiamo a Pollon, è anche vero che tutto ciò che conosciamo del corpo umano lo dobbiamo al cartone animato “Siamo fatti così. Esplorando il corpo umano.” 🙂 Andate a recuperare la puntata sui denti e guardatela insieme ai bambini: tanti batteri azzurri che si nutrono di sacchi di zucchero usano il trapano per bucare un dente! I bambini hanno bisogno di immagini, di vedere concretamente cosa accade, non di prediche e minacce. In questo caso i venti minuti di TV in condivisione con l’adulto sono funzionali allo scopo.
Infine, cercate di lavorare su ciò che provate spostandovi dalla pretesa (“Adesso i denti si lavano e basta, quante storie!”) all’interesse per il bambino e per il suo bene, per la qualità della relazione che riuscite a creare nel momento di difficoltà, anche perché altrimenti una volta che i denti sono stati finalmente lavati ci sarà da lottare per il libro da leggere, per il pigiama da indossare e perché non vorrà spegnere la luce.
Dottoressa Laura Mazzarelli
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