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Non pensare all’elefante verde

Comunicare efficacemente con i bambini.

Non pensare all’elefante verde!
Non saltare sul divano!
Non essere triste!

Cosa accade quando ci viene chiesto di NON FARE una determinata cosa?
il cervello visualizza immediatamente l’immagine di ciò che non deve mettere in atto
il soggetto in seguito deve agire con un comportamento contrario all’immagine che il suo cervello ha visualizzato.

Quindi la persona che riceve il messaggio disobbedisce involontariamente: è praticamente impossibile non raffigurarsi mentalmente un elefante verde!
La negazione iniziale è come se venisse cancellata dal nostro cervello, perché il potere evocativo delle parole va oltre alla struttura grammaticale con cui le utilizziamo.
Ora, se consideriamo che noi adulti siamo più o meno abituati a questi giochetti della mente, immaginate cosa possa significare questo per un bambino di due o tre anni.
Ecco il motivo per cui quando diamo delle regole ai bambini occorre porgerle in positivo. Ad esempio:

Non si corre in casa!
In casa si cammina.

Non si tocca!
Si guarda con gli occhi

Non si urla!
Si usa la voce bassa

Non essere triste!
Mi sembri triste… hai voglia di raccontarmi cos’è successo?

Senza la negazione i bambini afferrano i concetti con maggior semplicità e immediatezza.

Per noi adulti è un enorme esercizio per limitare il numero di divieti e aprire alla possibilità, perché diciamocelo: diventiamo un po’ insopportabili anche a noi stessi con tutti quei “NO”!
La relazione coi bambini ne gioverà di certo: provate a immaginare di avere sempre intorno qualcuno che vi dice cosa non potete fare…

Dott.ssa Laura Mazzarelli

APPROFONDIMENTO >> Invece di dire… Prova a dire…

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