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Eros, Michelle e il piccolo Cesare: perché è importante la relazione tra nonni e nipote

Da Vanity Fair – Eros, Michelle e il piccolo Cesare: perché è importante la relazione tra nonni e nipote

A seguire l’articolo pubblicato da Vanity Fair in data 03 giungo 2023, in cui rilascio un’intervista parlando dell’importanza della relazione tra nonni e nipoti.

«I nonni raccontano al bambino la storia di chi lo ha preceduto, come fosse la sua fiaba – spiega la pedagogista Laura Mazzarelli – Viziano? A volte sì, ma è giusto chiudere un occhio»

«Quando Cesare “l’imperatore” chiama i nonni corrono!!!» scriveva Michelle Hunziker a corredo di un tenerissimo scatto che la ritraeva insieme all’ex marito Eros Ramazzotti e al nipotino Cesare, nato lo scorso 30 marzo.
Il cantante e la nota conduttrice tv in questi ultimi mesi non hanno perso occasione per manifestare apertamente tutta la gioia di essere diventati nonni.
«Ogni volta che lo guardo mi viene da piangere, perché ti assomiglia… perché è pazzesco, la vita è pazzesca» – dice Michelle Hunziker stringendo tra le braccia il piccolo, in una foto postata su Instagram dalla figlia Aurora.
Dolcissima anche la dedica di nonno Eros, che in uno scatto in cui appariva la manina del nipote appena nato, scriveva: «La vita è meravigliosa nonostante tutto. Benvenuto Cesare, il futuro è nelle tue mani».
Eros e Michelle, due nonni sicuramente fuori dall’ordinario, sia per età – la conduttrice, che scherzosamente dice di preferire essere chiamata «mamma al cubo», ha solo 46 anni – sia perché sempre sotto la luce dei riflettori, ma che in fondo mostrano tutta la forza di un legame che, tanto nell’olimpo delle celebrità quanto nella vita di ogni comune mortale, è unico e speciale: quello tra nonni e nipote.

«I nonni rappresentano la possibilità di un confronto tra generazioni diverse, spiega la dottoressa Laura Mazzarelli, pedagogista fondatrice de Il Cammino Pedagogico.
I nonni portano esperienze di vita diverse ma soprattutto raccontano una storia che è anche la storia del bambino. I nonni infatti rappresentano per i bambini un potenziale di avvicinamento alla tradizione familiare: sono i custodi della storia dei genitori, mostrano ai bambini come erano mamma e papà da piccoli ed è una cosa che i bambini amano molto. Offrono insomma un senso di appartenenza alle proprie radici: chi ha la fortuna di avere i nonni si impossessa della propria storia di vita. È come se i nonni raccontassero al bambino la sua fiaba, l’avventura di chi lo ha preceduto».

Un tempo e un ruolo diversi

Sono tanti però gli aspetti che rendono speciale il rapporto tra nonni e nipote.

«I nonni di solito hanno molto più tempo dei genitori – continua la pedagogista – ma non solo: il tempo dei nonni è un tempo diverso da quello di mamma e papà. Un tempo più ludico. Il nonno infatti ha già fatto il genitore e non si sente addosso il peso del dover educare, nel senso stretto del termine. Spesso infatti diciamo che i nonni viziano ma in fondo è anche un po’ il loro ruolo. Il nonno e la nonna sono in qualche modo le figure che accontentano, che concedono delle piccole cose in più. Tendono a viziare ma possono permetterselo perché non devono più tenere quei limiti che definiscono l’autorevolezza di un genitore. Si godono, insomma, la parte bella».

Nonni e nipote: come favorire un rapporto positivo

Se quello tra nonni e nipote è dunque un rapporto prezioso e speciale, va anche detto che, spesso, certe dinamiche familiari rischiano di ostacolarlo. Nelle prime settimane dopo la nascita del bambino, per esempio, il confine tra aiuto da parte dei nonni e invadenza può essere molto sottile. Se infatti ci sono genitori che apprezzano la presenza e l’aiuto dei nonni, ce ne sono anche altri che hanno invece bisogno di una maggiore intimità e preferiscono non ricevere visite. Come si definiscono i confini?

«Per favorire un rapporto positivo hanno un ruolo importante i genitori ma anche i nonni stessi – precisa la dottoressa Mazzarelli. – La prima cosa fondamentale è il rispetto reciproco tra le figure adulte. Quando nasce un bambino si deve ricreare totalmente un nuovo nucleo familiare che si basa principalmente sull’equilibrio tra i coniugi. Un equilibrio che deve rompere lo schema precedente del rapporto genitore-figlio. Non a caso, una delle recriminazioni che si rivolgono spesso i partner è “tu fai sempre quello che dice tua madre”. Come se ci fosse l’ombra, un po’ ingombrante, del rapporto con la famiglia d’origine. È importante che i coniugi sappiano costruire un rapporto che tenga conto sì della tradizione familiare d’origine ma che si basi su un nuovo equilibrio. Dal canto loro i nonni devono offrire la disponibilità all’aiuto ma rimanendo un po’ dietro le quinte: è giusto infatti che anche loro rispettino questo nuovo equilibrio familiare. Devono insomma offrirsi come disponibilità ma non imporsi sui princìpi, accettando anche che la modalità educativa del genero o della nuora possa essere diversa dalla propria. La buona comunicazione tra le parti è l’aspetto cruciale: quando si creano situazioni di difficoltà, chiudersi e offendersi non serve a nulla, meglio spiegare il proprio punto di vista. Riconoscere l’altro, spiegando il motivo delle proprie scelte».

I nonni viziano?

«La cosa fondamentale è mettersi d’accordo sulla funzione della regola – precisa però la pedagogista Laura Mazzarelli. – Dobbiamo infatti ricordare che le regole servono prima di tutto a far stare bene i bambini. Senza contare poi che, se è vero che in famiglia ci vogliono dei principi condivisi, non bisogna dimenticare che ciascun bambino sa benissimo da chi andare per chiedere e ottenere una determinata cosa ed è naturale che sia così. Per quanto riguarda i piccoli vizi concessi dai nonni, io dico sempre che per i genitori è meglio prendere il beneficio positivo della relazione con i nonni, accettando e chiudendo un occhio su alcune piccole cose, piuttosto che mettersi a polemizzare rischiando di creare tensioni nel rapporto che finirebbero per avere ripercussioni negative sul clima che respirano i più piccoli».

E se i nonni sono separati?

Se nell’immaginario comune, si pensa spesso ai nonni come una coppia, l’esempio di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti rispecchia bene quella che è in realtà oggi una situazione comune a molti bambini: avere nonni che non stanno più insieme e sono divorziati.

«È vero che la casa dei nonni che sono ancora una coppia e che vanno d’accordo, offre al bambino un calore diverso – conclude la pedagogista – ma è altrettanto vero che se i bambini vivono serenamente la separazione dei nonni, perché è stata spiegata loro nel modo giusto, possono trarre dei benefici anche da questa situazione. Ciascun nonno creerà con il nipote un rapporto esclusivo, fatto di rituali e abitudini diverse che possono rappresentare per il bambino un arricchimento e rendere unico quel rapporto».

Ringrazio Vanity Fair e Francesca Gastaldi.

Fonte Vanity Fair online: Eros, Michelle e il piccolo Cesare: perché è importante la relazione tra nonni e nipote

APPROFONDIMENTO WEBINAR REGISTRATO >> Il ruolo dei nonni: tra vizi, valori e alleanze

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