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Come costruire e coltivare un dialogo aperto con i genitori?

Suggerimenti utili, per insegnanti e maestre, su come comunicare efficacemente con le famiglie dei propri alunni

Costruire e coltivare un dialogo efficace tra scuola e famiglia è fondamentale per supportare i bambini nei loro processi di crescita e creare un contesto sociale positivo in cui possano diventare grandi.
Spesso questo dialogo è inesistente, si riduce a momenti in cui si vivono criticità o è soggetto a pregiudizi reciproci in cui si perde il rispetto dei ruoli. Costruire un rapporto solido con i genitori richiede volontà, tempo, capacità di mettersi in discussione e di rivedere il proprio operato come insegnante, oltre che conoscenza di strumenti comunicativi adeguati. La fatica e l’investimento di energie saranno ripagate dalla creazione di un clima di serenità e supporto reciproco, aspetti preziosissimi per svolgere il lavoro di insegnante.
Nella diversità di stili di vita, di culture, di valori, di religioni, di storie di vita, le famiglie sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate all’interno dei gruppi classe per arrivare a far crescere una solida rete di alleanze: la responsabilità condivisa tra scuola e famiglia, a partire dal rispetto dei reciproci ruoli, diventa il terreno su cui il bambino può crescere sentendosi sostenuto e supportato.
Ecco alcuni suggerimenti per gli insegnanti su come farlo:

  • Comunicazione regolare:
    Mantenere una comunicazione costante con i genitori. Organizzare riunioni periodiche per condividere il processo dell’intero gruppo classe aiuta il genitore a non focalizzarsi unicamente sul proprio figlio ma sull’ambiente in cui sta crescendo. Inoltre aiuta i genitori a sentirsi meno soli e a condividere tematiche educative che accomunano quella specifica fascia d’età.
    E’ importante anche inviare comunicazioni o avvisi importanti tramite i canali istituzionali, per aiutare le famiglie a riconoscere e rispettare i confini del ruolo degli insegnanti.
  • Ascolto attivo:
    Quando si parla con i genitori, la cosa più importante è sospendere il giudizio ed essere empaticamente interessati a ciò che dicono. Questo atteggiamento favorisce apertura e scambio e consente di riconoscere opinioni ed emozioni. Occorre inevitabilmente costruirsi degli strumenti per educare in se stessi l’attitudine all’ascolto e a relazionarsi sul piano professionale senza rinunciare alla condivisione sul piano emotivo.
  • Rispettare le diversità:
    I genitori possono avere diverse prospettive, esperienze e aspettative. E’ bene rispettare queste differenze e farle diventare motivo di ricchezza per il gruppo classe, ma anche mettere al centro i bisogni del bambino per andare oltre i personalismi. E’ importantissimo in tal senso, sviluppare una buona competenza metacomunicativa.
  • Trasparenza e competenza:
    E’ fondamentale essere trasparenti e spiegare con competenza argomenti come ad esempio: obiettivi didattici, compiti assegnati, criteri di valutazione e regole della classe. Questo aiuta i genitori a comprendere aspetti che non conoscono e a interrogarsi su cosa possono fare per sostenere il loro bambino.
  • Feedback costruttivo e collaborazione:
    Fornire feedback positivi sulle competenze raggiunte dagli studenti in modo chiaro, parlare delle loro qualità e delle loro conquiste prima che dei loro limiti, dispone i genitori anche all’ascolto delle aree di fragilità dei bambini, per arrivare a mettere a punto insieme (scuola e famiglia) strategie e atteggiamenti che consentano loro di continuare a migliorare.
  • Coinvolgimento dei genitori:
    Invitare i genitori a partecipare attivamente alla vita scolastica dei loro figli è preziosissimo: si sentiranno collaboratori attivi della realtà sociale del proprio figlio grazie al loro contributo ad eventi, laboratori o attività pensate dalla scuola. Per i bambini inoltre percepire che le famiglie sono presenti e interessate è motivo di orgoglio e sicurezza.
  • Affidarsi alla rete di lavoro:
    In situazioni difficili o conflittuali, occorre ricordarsi di essere professionisti: piuttosto che agire d’impulso è importante prendersi del tempo e confrontarsi con altre figure (colleghi, dirigente, pedagogista).


Tutto ciò richiede che gli insegnanti si formino per costruire la relazione con i genitori che non possono venir considerati come un corollario ma devono arrivare ad essere vissuti come reali alleati: non si può accogliere un bambino senza accogliere anche la sua famiglia.

APPROFONDIMENTO WEBINAR REGISTRATO >> Assemblea di classe: Costruire il dialogo con i genitori

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